Descrizione
SAN PIETRO
Il pesce teleosteo denominato San Pietro, nome scientifico Zeus faber, è un esemplare che abita le acque del mare che è stato inserito nella famiglia Zeidae.
Alcune leggende legata alla cristianità circondano questo pesce, come è facile intuire dal suo nome. Secondo la tradizione, infatti, esso sarebbe il pesce che Gesù Cristo moltiplicò e segno di questo contatto con il divino sarebbero le due macchie nere che presenta sui fianchi. Un’altra interpretazione di queste macchie lo vorrebbe essere il pesce catturato da Pietro, che fu pescatore prima che apostolo. Le due chiazze sarebbero le impronte digitali del santo.
Generalità
Il pesce San Pietro vive nelle acque salate a medie e alte temperature di gran parte del globo. Si trova infatti nell’Atlantico orientale, nel mar Mediterraneo o mar Nero, nell’Oceano Indiano, tra India e Madagascar, e nell’Oceano Pacifico, tra Giappone ed Oceania.
L’habitat a lui più favorevole è rappresentato da diversi tipi di fondali che vanno da quelli sabbiosi e fangosi a quelli costituiti da roccia. Per la maggior parte dei mesi preferisce profondità tra i 100 e i 400 metri, ma nella stagione invernale suole lasciare questi ambienti per arrivare anche a 50 metri dalla superficie dell’acqua.
Caratteristiche fisiche e biologia
È difficile confondere il San Pietro con altre specie di pesci, principalmente grazie alla sua pinna dorsale. Questa possiede degli spuntoni, che si aggirano attorno alla decina in numero, di notevole lunghezza dotati di filamenti altrettanto lunghi. Anche le altre pinne non passano inosservate, soprattutto la dorsale e quella caudale.
In effetti, l’intero aspetto del San Pietro è particolare e piuttosto intimidatorio. La testa, come anche il ventre ed il dorso, è ricoperta di spine. Sul dorso è inoltre possibile individuare una placca ossea.
Oltre che di un paio di grandi occhi è anche provvisto di una bocca ampia che al momento dei pasti è in grado di allungare velocemente, infatti la sua mascella inferiore può dirsi sporgente.
Per quanto riguarda il colore, il ventre tende al bianco e a tonalità abbastanza chiare, mentre sul resto del corpo prevalgono il grigio, il giallastro e il marrone. Abbiamo già parlato delle due macchie scure laterali che lo contraddistinguono.
Le sue dimensioni si aggirano tra i 30 e i 60 cm di lunghezza ed i 4 chilogrammi di peso.
Tutt’altro che amante della vita in grandi banchi è un pesce che cerca la solitudine di luoghi tranquilli con poca luce e ricchi di vegetazione e gorgonie.
La maggior parte della sua dieta è rappresentata da pesci, crostacei e molluschi. Non avendo grandi capacità natatorie e non potendo quindi effettuare inseguimenti in velocità, il San Pietro tende ad appostarsi prima di attaccare le sue prede, cogliendole di sorpresa.
La sua vasta diffusione rende quasi impossibile indicare con precisione un unico periodo in cui si riproduce. In alcune aree, infatti, la riproduzione avviene nella stagione invernale, mentre in altre in quella primaverile. Depone uova di forma tondeggiante e deve aspettare i quattro anni di vita prima di poter essere in grado di generare una prole.
La pesca
I professionisti della pesca lo catturano con due tecniche principali, ovvero le reti a strascico, dal momento che vive sui fondali del mare, e i palamiti. Poiché si tratta di un pesce ottimo in cucina è una preda ambita della pesca professionale.
La stessa ragione spinge anche i pescatori sportivi a non rimanere delusi se un San Pietro dovesse abboccare ai loro ami, sebbene è raro che decidano di uscire in barca appositamente per pescarlo. La ragione è probabilmente da attribuire alla scarsa mobilità di questo pesce.
Gastronomia e valori nutrizionali
Le proprietà nutritive di questo pesce davvero delizioso sono molteplici. Esso, in quantità di 100 g, procura a chi se ne ciba solamente 83 Kcal di cui la maggior parte è dovuta alla presenza di proteine. Queste, come del resto accade in molti altri pesci, sono tra le più salutari presenti in natura.
Nessun problema dunque per chi è in sovrappeso e sta seguendo una dieta che richiede l’introduzione di poche calorie, ma non solo. Anche chi soffre di problemi cardiovascolari o ha solamente deciso di giocare in anticipo prendendosi cura del suo cuore non può farsi mancare un bel filetto di San Pietro. Esso è infatti un buon bottino di Omega 3. Le sue carni sono anche ricche di sali minerali, tra cui il potassio e il sodio.
Nelle numerose ricette disponibili con questo pesce sono di solito necessari i suoi filetti. Se lo si compra fresco bisogna far attenzione alla sua colorazione che deve essere vivida e alla sua carne che deve essere soda. La presenza delle numerose spine al suo esterno fa sì che si debba fare molta attenzione al momento della pulizia casalinga.
Il San Pietro può essere cucinato dall’antipasto al secondo. Un primo particolarmente saporito sono gli spaghetti con pomodorini, peperoncino, menta e il nostro pesce San Pietro. Da provare anche i filetti al forno e marinati con il vino.
Valori nutrizionali (per porzione da 100 g)
Kcal: 97
Proteine: 18 g
Carboidrati: 2 g
Zuccheri: 0 g
Grasso: 1,9 g
Colesterolo: 35 mg
1 recensione per San Pietro pescato Sardegna
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