Descrizione
ORATA PESCATA MEDITERRANEO
L’orata (Sparus aurata) è un pesce osseo che popola le acqua salmastre e salate che appartiene alla famiglia Sparidae. Il nome fa riferimento alla tipica striscia color oro che è presente tra cui occhi di questo animale.
Generalità
L’orata è un pesce che si trova in abbondanza nelle acque che circondano l’Europa: è facile trovarla, infatti, sia nel Mare Mediterraneo che nelle acque orientali dell’Oceano Atlantico, quelle che lambiscono la Gran Bretagna e la Francia soprattutto.
Caratteristica particolare di questo animale è la sua capacità di adattarsi a salinità molto diverse tra loro; non a caso è possibile incontrarlo sia negli estuari dei fiumi che nelle lagune, oltre che in mare aperto. Il termine scientifico per questo comportamento è essere eurialini.
L’animale vive in piccoli gruppi tra i 5 ed i 150 metri dalla costa e popola principalmente le zone in cui i fondali rocciosi e quelli sabbiosi si incontrano.
Caratteristiche fisiche e biologia
Pur potendo sembrare un pesce dall’aspetto comune, l’orata ha delle caratteristiche fisiche ben evidenti che la distinguono dal resto delle specie che abitano nelle acque del Mediterraneo e dell’Atlantico.
Per prima cosa, la sua testa è molto convessa, il che fa apparire il suo profilo molto bombato e tondeggiante. Ad accentuare questo aspetto è anche la mandibola inferiore di poco più corta rispetto a quella superiore. La bocca dell’orata è dotata nella parte anteriore di 4-6 grossi denti a forma di canino (appuntiti), mentre la parte posteriore è dotata superiormente di 3-5 serie di denti simili a molari e quella inferiore da 3-4 serie di denti dalla stessa forma.
Anche le pinne sono piuttosto particolari, soprattutto quella dorsale, molto lunga e dotata di oltre 20 raggi, di cui 11 spinosi e 13 molli. Le pinne anali e ventrali sono relativamente piccole, mentre la coda presenta una biforcazione ed estremità molto definite.
A differenza di molti altri pesci ossei, il corpo dell’orata non è interamente ricoperto da squame. Esse sono del tutto assenti sul muso e sulle zone preorbitale e interorbitale. Il resto della sua pelle è caratterizzato da scaglie argentee che presentano riflessi azzurri. Inoltre, sono presenti delle linee grigie che percorrono longitudinalmente il corpo dell’animale e una fascia dorata in mezzo agli occhi del pesce. Ancora diversa è la colorazione della zona in cui si trova l’opercolo, nera e rossa.
Le orate sono animali dalle dimensioni piuttosto moderate: in media, infatti, sono lunghe dai 20 ai 50 cm, ma alcuni individui riescono anche a raggiungere i 70 cm. Il loro peso massimo in natura è di 10 Kg.
La dieta di questo pesce consiste principalmente di molluschi e crostacei, di cui riesce a rompere il carapace e la conchiglia grazie ai robusti denti e le possenti mascelle.
Per quanto riguarda la questione della riproduzione, invece, bisogna specificare che le orate sono dei pesci ermafroditi proteandrici. Ciò significa che nell’animale sono presenti tutti e due i gameti fin dalla nascita, ma prima avviene lo sviluppo di quelli maschili e solo dopo i due anni di età avviene l’inversione sessuale che trasforma il pesce da maschio a femmina.
Le femmine depositano le uova tra ottobre e dicembre per più volte; prediligono, infatti, acque con una temperatura compresa tra i 14 ed i 16° C. Le uova deposte galleggiano in mare aiutate da una goccia oleosa che le mantiene in superficie; una volta schiuse, i giovanili si spingono verso le foci dei fiumi dove trovano le condizioni ideali per svilupparsi velocemente. Ad un anno di età arrivano a pesare, infatti, ben 200 g.
La pesca
La pesca dell’orata è un’attività praticata sia per ragioni ricreative che commerciali. Questo pesce sembra essere, infatti, uno dei più amati da grandi e bambini. La cattura di questi esemplari è favorita dalla loro vicinanza alle coste, soprattutto quando il mare è calmo.
La pesca sportiva di questo animale viene praticata soprattutto utilizzando delle semplici canne da pesca e delle esche succulente realizzate con molluschi e crostacei spezzettati o di piccole dimensioni.
L’attività ittica commerciale, invece, viene praticata attraverso l’uso di nasse e reti da posta; è quindi un tipo di pesca passiva che prevede lunghi appostamenti fino a che le orate non cadono in trappola.
Gastronomia e valori nutrizionali
L’orata pescata rientra nella categoria dei pesci magri. L’apporto calorico è ridotto (121 Kcal ogni 100 g), così come quello di colesterolo: è la portata perfetta per chi ha bisogno di seguire una dieta ipocalorica. L’apporto calorico è dovuto principalmente alla proteine ad alto valore biologico.
Non solo, gli acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi sono presenti in quantità perfetta (circa 1 mg ciascuno). Per quanto riguarda le vitamine, quelle più presenti sono la riboflavina (B2) e niacina (PP).
Le orate pescate hanno dimensioni parecchio variabili e a seconda del loro peso possono essere cucinate intere o smembrate in filetti. In ogni caso è possibile assaporare il pesce selvatico fresco in versione crudité, con un filo d’olio, oppure provare tantissimi tipi di cottura, tra cui quella al forno, quella al cartoccio oppure in padella.
Siete alla ricerca di spunti creativi e ricette? Provate l’orata in padella con pomodorini ciliegino oppure servitela con carciofi e patate!
Valori nutrizionali (per porzione da 100 g)
Kcal: 105
Proteine: 19.80 g
Carboidrati: 0 g
Zuccheri: 0 g
Grasso: 1,20 g
Colesterolo: 48 mg
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