Descrizione
GRANCHIO O GRANCIPORRO
Il granciporro (Cancer pagurus) è una specie di granchio molto comune. Appartiene alla famiglia Cancridae. Molto spesso ci si riferisce erroneamente a questa specie con il semplice nome di granchio.
Generalità
Il granciporro è comune su tutte le coste europee; in particolare è facile incontrarlo sulle coste francesi lambite dall’Oceano Atlantico e su quelle del Mare del Nord, mentre è più raro incontrarlo nel Mar Mediterraneo (è presente maggiormente sulle coste venete). Questo crostaceo predilige come habitat i fondali rocciosi che toccano anche i 100 metri di profondità, ma non disdegna neanche i fondali più superficiali, dove può nascondersi tra gli scogli.
Caratteristiche fisiche e biologia
I granchi sono crostacei decapodi, ciò significa che sono dotati di 10 zampe. Esse sono distribuite sulla parte laterale del carapace, una protezione dura costituita da chitina che caratterizza tutti i crostacei. Otto di queste zampe sono destinate al movimento, molto particolare perché laterale, mentre i due arti anteriori sono muniti di possenti chele che hanno lo scopo di afferrare le prede e difendersi dai predatori.
La zona addominale si trova nella parte inferiore del corpo del granchio, mentre su quella superiore sono presenti un paio di occhi e la bocca.
Il granciporro raggiunge dimensioni importanti (anche 40 cm di larghezza), ma in media la sua larghezza è di 25 cm e la sua lunghezza va dai 6 cm dei maschi ai 10 cm delle femmine. Gli individui più grossi possono arrivare anche a 3 Kg di peso. Vivono anche fino a 40 anni!
Il carapace è molto robusto e di colore rosso-marrone negli adulti, mentre è più violaceo negli esemplari giovani. Le chele hanno, invece, la punta nera. Queste colorazioni sono dovute ad una presenza variabile di cromatofori, particolari cellule presenti sulla superficie del carapace.
I granciporri sono crostacei che prediligono la vita notturna: durante le ore buie questi animali si spostano e vanno a caccia di cibo. La loro dieta è composta prevalentemente di altri granchi, molluschi cefalopodi e da particolari crostacei decapodi. Di giorno, invece, rimangono nascosti tra i fondali o le rocce. Questa specie di granchio è a sua volta vittima di alcuni animali marini come il polpo, per esempio.
La maturità sessuale dell’animale è legata alle sue dimensioni: le femmine che hanno raggiunto i 12 cm di larghezza e i maschi che hanno raggiunto i 10 cm sono pronti per riprodursi. La deposizione delle uova avviene in inverno, quando la femmina depone fino a 3 milioni di uova che trasporta sul suo addome.
La pesca
Il granciporro si pesca durante tutto l’anno e la tecnica più utilizzata è quella della pesca a strascico. I pescatori calano le reti e le trascinano facendole richiudere su se stesse. Compiendo questo movimento riescono a portare in superficie tutte le specie di pesci, molluschi e crostacei che vivono sui fondali o in prossimità di essi, tra cui anche il granciporro.
L’animale viene apprezzato maggiormente se venduto fresco, per questo i pescatori conservano i granciporri pescati in taniche di acqua marina, fino a che non vengono consegnati a coloro che si occupano del loro commercio. Le chele del granchio vengono legate per evitare spiacevoli incidenti, meglio mantenerle in quello stato fino a che l’animale non è stato ucciso.
Gastronomia e valori nutrizionali
Il granciporro è un granchio molto apprezzato dagli italiani, anche se non se non è poi così comune sulle nostre coste o nei nostri mari. Dal momento che viene per lo più catturato sui litorali veneti, la maggior parte delle ricette sono proprio originarie di quella zona. Una delle più squisite è il risotto al granciporro, ma anche i paccheri con granciporro non sono niente male.
La pulizia del granciporro può sembrare piuttosto difficoltosa a prima vista, ma non è così. Procedete posando il granciporro sulla schiena ed afferrate chele e zampe; rompetele torcendole. Staccate quindi la placca addominale ripiegandola verso il basso. Ora estraete con forza la polpa dal carapace ed eliminate branchie ed interiora. Togliete la polpa anche dalle zampe. L’ultimo passo? Date sfogo alla vostra creatività, il granciporro si presta alla preparazione di tantissimi piatti.
Dal punto di vista nutrizionale, quello che si può dire è che il granciporro apporta poche calorie (99 Kcal ogni 100g). L’apporto proteico è, invece, notevole, mentre sono quasi del tutto assenti i grassi. Ferro, potassio e vitamine B non mancano, così come il colesterolo, presente in abbondanza, ma non in quantità eccessive per chi non ha particolari problemi di salute.
Valori nutrizionali (per porzione da 100 g)
Kcal: 77
Proteine: 14,85 g
Carboidrati: 0 g
Zuccheri: 0 g
Grasso: 0,97 g
Colesterolo: 107 mg
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